In questi giorni ho partecipato con una mia piccola opera alla bella iniziativa di AIAPI - UNESCO “L’arte del dono”.
L’obiettivo parallelo di questo progetto si realizza nel creare un filo logico che porti AIAPI con i suoi Artisti e Artiste a rendere evidente come l’arte visiva sia indispensabile, da sempre, per una società sana.
L’idea nasce con la volontà di voler donare un sorriso a chi, in un periodo così caratterizzato da ansia, lutto, rabbia, preoccupazione, chiusura e in generale da sentimenti negativi e una scarsa possibilità di vedere soluzioni a breve termine, possa trovare un momento di conforto, di gioia e di sorpresa proprio in una modalità creativa e in un momento inaspettato da chi sappia offrire tutto questo.
E chi, se non l’Artista, possiede questo grande potere?
Essere Artista significa dare alla società spunti di bellezza, di riflessione, di rivoluzione e di evoluzione (perché la rivoluzione senza evoluzione è sempre una cosa sterile).
L’Artista può realizzare dal nulla ciò che nella sua mente si palesa continuamente in maniera forte e predominante, creando mondi fantastici che possono aiutare nell’evasione e nel ritrovare una realtà che va ricostruita.
Ecco cosa l’Artista può fare: aiutare a ricostruire, offrire un momento di evasione, aiutare a reagire a questo periodo.
La creatività è un dono, che l’Artista ha per natura e che l’ha reso un essere umano privilegiato ma la natura non ha chiesto nulla in cambio.
Ed è proprio il dono, il concetto fondamentale di questo progetto: il dono senza secondi fini, senza chiedere qualcosa in cambio, senza sapere come reagirà la persona che lo riceverà, senza poter prevedere alcunché, proprio come ha fatto la natura con l’Artista, quando ha deciso che in quel corpo sarebbe stata generata una mente artistica.
Il dono è il bene assoluto, perché nulla chiede in cambio.
Il concetto del dono nulla ha a che fare con il prezzo dell’opera d’arte e, anzi, la valorizza, perché vale talmente tanto che quando è dono diventa l’essenza stessa di qualcosa di prezioso e il “sacrificio” dell’Artista, che lascia andare una sua creatura, diventa alto e nobile; è l’apoteosi dell’altruismo e di un gesto di amore.